Il Rigo

informazioni:

NOME: Il Rigo società agricola
INDIRIZZO: San Quirico d’Orcia - (SI)
TELEFONO: 0577897291
EMAIL: info@agriturismoilrigo.com
WEBSITE: www.agriturismoilrigo.com
IG: @agriturismo_il_rigo
OFFRO: ospitalità; eventi e matrimoni presso il nostro agriturismo compresa la cucina, struttura riservata, fiori, assistenza organizzativa; workshop floreali e creativi

ti racconto un po’..

L'agriturismo Il Rigo è la nostra casa, un'azienda agricola biologica, un agriturismo di charme e una location per piccoli matrimoni situato tra le colline della Val d'Orcia, in Toscana.

Mi chiamo Luisa , insieme a mio marito Matthias e con il supporto della famiglia, offriamo ospitalità nelle 17 camere ricavate nelle antiche case coloniche della tenuta.

La nostra cucina, aperta per gli ospiti della struttura ed esterni, è il cuore dell'azienda, dove tradizione, convivialità e amore per i prodotti del nostro territorio trovano la loro espressione.

Nel nostro orto biologico abbiamo affiancato alla coltivazione tradizionale di ortaggi quella di fiori da taglio per rallegrare la nostra tavola.

Negli anni l'interesse per la coltivazione e la composizione floreale sono andati crescendo e oggi coltiviamo numerose specie di piante annuali e perenni per gli allestimenti dei nostri eventi.

ispirazioni

La nostra attività è nata nel 1990 nella tenuta appartenuta alla nostra famiglia da ben 9 generazioni, nutrita dall'amore per questo luogo della cui storia abbiamo il massimo rispetto.
Sia io che mio marito siamo persone con molti interessi diversi e l'agriturismo si è rivelato il lavoro perfetto per la nostra natura versatile: ci occupiamo di cucina e di vini, di agricoltura biologica e di flora spontanea, di meccanica, di cultura, di arredamento e costruzione, di comunicazione... e da qualche anno di floricoltura!

Il richiamo della terra e di una vita a contatto con i ritmi naturali è stato molto forte per noi.

esperienze

Quando nel 2014 abbiamo cominciato ad ospitare i primi matrimoni in agriturismo ci siamo subito posti il problema della sostenibilità delle nostre decorazioni.

Esattamente come per la frutta e la verdura che mettiamo sulla nostra tavola, la ricerca delle decorazioni si è indirizzata verso prodotti stagionali e locali.
Non trovando quello che cercavamo, abbiamo optato per una decorazione "fatta in casa" con fiori di campo, spighe e fogliame raccolti nei terreni dell'azienda.

I contenitori delle composizioni erano i vasi delle conserve, bottigliette di vetro di diverse forme e colori, oggetti di recupero che non richiedevano l’utilizzo della classica spugna da fioristi e che si inserivano perfettamente nell'ambiente rurale della nostra casa.

Negli anni abbiamo affinato le tecniche di composizione e la selezione dei materiali, costruendo quasi da zero un servizio che non c'era: una decorazione per eventi completamente circolare poichè i materiali sono coltivati, raccolti, allestiti e trasformati in fertile compost, nello stesso luogo!

PERCHè FACCIO PARTE DELLA RETE

Credo che quello del Rigo sia un modello virtuoso di integrazione di un prodotto agricolo - il fiore - che oggi è tra i meno sostenibili tra quelli reperibili sul mercato.

Se negli ultimi anni la sensibilità dei consumatori è aumentata sull'importanza di acquistare frutta e verdura locali e biologiche, portando alla nascita di sempre più piccole azienda agricole, agriturismi, gruppi di acquisto solidale e mercati agricoli, non si può ancora dire lo stesso per i fiori da taglio.

C'è ancora tanta strada da fare per sensibilizzare i consumatori, ma ancora tanta più strada affinché le molte voci delle piccole aziende vegano ascoltate da chi istituzionalmente può aiutarci a far crescere questo settore.

Per fare un esempio concreto, oggi è praticamente impossibile aprire un agriturismo con un piccolo appezzamento di soli fiori da taglio, poichè negli organi di gestione delle attività agricole non esistono tabelle aggiornate e specifiche per queste colture. E ancora, la certificazione biologica è ancora appannaggio della sola produzione alimentare, come se le conseguenze dell'agricoltura convenzionale avessero un impatto solo sul nostro corpo e non i nostri suoli, l'aria e l'acqua!

L'unica strada possibile è quella della rete, della condivisione delle esperienze, dello scambio e dell'unione di intenti.