La Rosa Canina di Firenze, la città e i fiori: un'esperienza di fioristi
Autore: Tania Torrini - Presidente Slowflowers Italy
Firenze e i Fiori: Il Paradosso della Città dei Fiori
Firenze o Florentia, la città dei fiori, la città nata ai tempi della festa romana Floralia in onore della dea Flora. Forse, più semplicemente, la città che prospera, dal latino "florere". Ipotesi storiche e linguistiche che possono far sognare chi desidera lavorare con i fiori proprio a Firenze.
Tuttavia l'esperienza reale ci restituisce una percezione diversa da quella sperata. I giardini interni alla città sono ordinati e regolari, quasi spogli, i balconi dei palazzi privi di fioriture e Boboli, "Il giardino del Re", è completamente organizzato senza spazi per i fiori, solo viali e corridoi segreti di siepi tra alberi maestosi.
Forse vivendo in un siffatto paesaggio urbano i fiorentini non amano ricorrere a magnifici mazzi di fiori per dimostrare gratitudine e festeggiare ricorrenze ma preferiscono rimanere nella semplicità dei gesti come in costumi riservati e sobri? Così, proprio a "Florentia", i fioristi hanno dure prove da affrontare.
La Nascita de La Rosa Canina: Una Storia di Passione e Territorio
Nonostante questa premessa poco incoraggiante nel 2002 è iniziata l'avventura de La Rosa Canina, il negozio di fiori che ho aperto insieme a mio fratello Tommaso.
La scelta del nome non è stata casuale ma nata dai medesimi principi che ancora oggi segnano le nostre vite: principi del rispetto dei luoghi, delle origini, della storia e delle passioni. Infatti il negozio si trovava sotto l'antico Giardino delle Rose di Firenze, pochi metri fuori dalle mura, e all'inizio di una stretta e ripida via chiamata Erta Canina.
Firenze, la città d'arte e turismo, con tutti i problemi per viverci e lavorarci, accolse la nostra attività con un moderato entusiasmo, i clienti stranieri, per paradosso, si affezionarono velocemente e con il tempo ci restituirono ottime soddisfazioni.
Fin dall'inizio decidemmo di fare liberamente le nostre scelte, convinti che potevamo portare nel negozio soprattutto la Natura, grazie alle nostre proposte e al nostro stile semplice e pulito. Siamo sempre stati convinti che le idee vengono da precise riflessioni sul territorio e sulla cultura dove si vive e i fiori hanno portato la voce de La Rosa Canina nelle case, nei locali e negli eventi.
Christian Tortu: Il Maestro della Floral Design Naturale
La Natura è maestra, ma anche gli uomini che la sanno seguire ed interpretare e noi un maestro l'avevamo scelto: Christian Tortu.
Il suo modo di guardare la Natura ci appassionava profondamente. Un uomo con un percorso sapiente, iniziato nella campagna francese a contatto diretto con un mondo che lo ha ispirato tutta la vita.
Tortu aveva notato che nei giardini "pianificati" di una città come Parigi mancava la vera Natura, quella delle fioriture spontanee, della frutta e degli ortaggi, dei rami rampicanti. "Siate voi stessi e ricreate le vostre emozioni" aveva detto e ci piaceva!
Nella realtà dei fatti nel mestiere del fiorista non si possono solo seguire le proprie emozioni poiché sono spesso i clienti che chiedono di comprendere e soddisfare le emozioni che desiderano comunicare. Il cliente con le sue richieste è dunque un fattore di influenza fortissima.
Ma un floral designer, che oggi si identifica nel manifesto di Slowflowers Italy, è in grado di soddisfare gran parte delle richieste di compratori influenzati da mode o tradizioni scontate? Clienti che chiedono le "stelle di Natale" per le Feste, le rose rosse per San Valentino, le orchidee bianche per una cena elegante ed altre richieste prevedibili?
I 5 Principi Fondamentali di Slowflowers Italy
Io rispondo che il fiorista non solo è in grado di cambiare le richieste dei clienti, ma può fare molto di più! Può insegnare un rapporto corretto con tutta la Natura attraverso i fiori e riassumerò in 5 punti fondamentali i principi che hanno guidato La Rosa Canina.
1. Fiori Stagionali e Locali: Bellezza del Territorio
Scegliere forniture di fiori stagionali, locali e possibilmente non trattati per poter parlare della bellezza del territorio, dei colori della stagione, di come si può lavorare in modo corretto anche in questa produzione come nel cibo.
2. Verde Stagionale e Biodiversità Locale
Scegliere 'verdi' sempre stagionali e locali, raccolti nel rispetto delle specie rare o in via di estinzione. Questo ci racconta molto dei territori dove viviamo e mostra la parte meno conosciuta e selvaggia che fortunatamente ancora resiste in molti ecosistemi. Il fiorista non può dimenticare il valore della biodiversità dei territori che circondano la sua attività, anzi deve difenderla e darle importanza grazie alle sue creazioni.
3. Tecniche Eco-Sostenibili senza Spugne Sintetiche
Eliminare l'utilizzo di spugne sintetiche e adottare tutte le altre soluzioni: bouquet legati nei vasi di diverse misure con o senza rete, il kenzan, i supporti in ceramica, i bastoncini in tensione come nell'ikebana.
4. Packaging Naturale e Biodegradabile
Proporre esclusivamente confezioni naturali e biodegradabili, nastri in stoffa e riutilizzabili (ricordiamoci che anche il colore delle carte può essere inquinante e comunque i fiori hanno i loro colori e hanno bisogno solo di confezioni semplici e neutre).
5. Osservazione della Natura: Il Segreto del Fiorista
Osservare attentamente la Natura perché i fiori e le bacche, gli steli stessi e così le foglie, i tralci, i rami, sono forme che ci dicono come lavorare, questo è l'insegnamento più importante per un fiorista. Non solo, ma mostrando come saprete comporre e valorizzare i materiali, i clienti potranno capire meglio la stagionalità e la bellezza del territorio. Il vostro mazzo di fiori sarà un insegnamento e porterà nella casa una piccola parte della natura sia spontanea che coltivata.
Grazie a queste scelte si può comunicare molto e il nostro lavoro diventa un lavoro importante, qualificato per valorizzare tanti aspetti della vita, dalla bellezza alla sostenibilità.
La Natura come Ispirazione
Vorrei ancora ricordare qualcosa di semplice che spesso dimentichiamo, poiché siamo 'violentati' ogni giorno da immagini e colori che scorrono troppo velocemente su piccoli e grandi schermi:
La Natura, con i suoi colori e le sue forme è una grande biblioteca dove trovare tutto quello che ci è utile e che ci ispira. I libri però dobbiamo leggerli! Una passeggiata nei prati, qualche ora nel bosco per disegnare gli alberi e i loro rami, queste piccole cose ci aiutano a raggiungere un'eccellente armonia, un'armonia che accorda forme e colori.
Ogni fiorista trova la sua strada, la sviluppa e la corregge, ma sempre nel rispetto delle forme della Natura e al tempo stesso il più possibile libero dal commercio di fiori non sostenibili.
"La semplicità è la cosa più difficile" aveva scritto George Sand, ma se ci lasceremo guidare dalla Natura sarà semplice trovarla, esprimerla ed insegnarla al prossimo.
Il fiorista con il suo lavoro può insegnare il rispetto della vita, scegliendo i fiori coltivati senza antiparassitari e che non compromettono la fertilità del suolo, fiori che non derivano da coltivazioni dove gli operatori sono sottopagati ed esposti a veleni.
Ci sembra poco?
Slowflowers Italy su Geo Rai: Riconoscimento Mediatico
I primi di giugno del 2021 Geo dedicò a Slowflowers Italy un servizio ricco ed interessante. La troupe rimase per 4 notti in Toscana per girare vari filmati, furono intervistate diverse realtà e alla fine del servizio mio fratello Tommaso, allora presidente dell'associazione, di fronte a un tavolo appena allestito, parlò con parole semplici e sintetiche: "proporre il vaso con la maestria di porre i fiori nella posizione e nell'armonia che tutto l'ambiente richiede".
Nell'Aprile del 2022 lo speciale andò in trasmissione. Da quel momento Geo ha avuto un'attenzione ricorrente per il nostro lavoro, invitandomi per un intervento focalizzato sulla Rete e un secondo per parlare dell'evento nazionale in Casentino. Da allora Geo intercetta alcuni soci della Rete per brevi speciali sulle loro realtà. Alcune testate di settimanali e mensili negli anni hanno dedicato articoli sull'associazione.
Dunque dobbiamo andare avanti e promuovere il nostro lavoro e i nostri ideali.
Finalmente possiamo riconoscere che i fioristi nei loro negozi e laboratori, nella vendita, nella progettazione di eventi, non devono temere di proporre la sostenibilità come prima scelta, sempre. L'estetica più bella è anche sapiente e corretta, giusta e rispettosa del futuro di tutti noi e un fiorista può fare la differenza.